Col Vivo Sotto Costa
Premettiamo subito che scegliere l’attrezzatura non è facile e che presenta notevoli sfaccettature per le diverse tecniche di pesca a cui sono destinate le nostre risposte. E’ chiaro che per un bolentino sotto costa possiamo scegliere almeno tre tipologie di canne, quali le telescopiche, le canne in due pezzi o delle mono pezzo. Il mercato ci offre ampie possibilità di scelta con prezzi notevolmente diversi per ognuna delle sopra citate attrezzature. Potremmo effettuare la nostra battuta a bolentino con buoni risultati anche con canne e mulinelli del tipo economico. Se dopo l’uso abbiamo la buona abitudine di pulire l’attrezzatura e riporla in ordine, questa ci durerà qualche stagione. Diverso è il discorso se la tecnica da praticare è il drifting (o la traina d’altura) destinato a pesci di mole e comportamento in pesca totalmente diverso. La scelta sarà univoca sulla qualità assoluta, dalla canna all’amo. Basterebbe un solo pesce per farci capire i limiti delle attrezzature economiche. Parlando di traina costiera dobbiamo fare alcune distinzioni sulla tecnica con il vivo e quella con gli artificiali. Nella prima diamo per scontato che possano abboccare dei pesci di mole, dai due chili fino ai trenta di una ricciola. Un’attrezzatura modesta ci farebbe penare nel recupero della preda con il rischio di non portare a termine il combattimento. Nella traina costiera con gli artificiali la differenza tra il prodotto qualità si sente un po’ meno anche a causa delle dimensioni ridotte delle prede. In ogni caso la scelta dipende principalmente dal livello di esperienza del pescatore. Vediamo quali sono le caratteristiche più importanti dei materiali cosiddetti buoni.
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