Ciak si Pesca
Esiste un posto dove il tempo sembra essersi fermato all'estate perché a prescindere dalle condizioni climatiche, il comportamento dei pesci è lo stesso durante tutto l'arco dell'anno. Attività e frenesia alimentare sono le caratteristiche principali che i pesci presenti nelle acque di Poggio dei Pini manifestano tutto l'anno e ciò ci permette di sperimentare sempre nuove tecniche per provare ad insidiarli. Tempo fa, mentre guardavo su una nota piattaforma televisiva un programma di pesca, il mitico professor Galigani spiegava come si potevano pescare le grosse carpe di un carpodromo, nel periodo estivo, apportando alla tecnica della roubasienne alcune modifiche derivanti dalla pesca alla trota in torrente. Queste modifiche riguardavano sia le esche che l'azione di pesca e di riflesso anche il modo di pasturare. Ci sono degli ambienti di pesca dove per richiamare i pesci a portata di amo è necessario fare rumore. Ciò non significa portarsi dietro un tamburo o una radio a tutto volume, ma il rumore lo si deve fare con l'esca e con la pasturazione. Tanti anni fa i pescatori di trote in torrente si erano accorti che in alcuni corsi d'acqua e in determinate circostanze il far battere la corona di pallini sull'acqua richiamava le trote, le quali probabilmente asso- ciavano quel rumore ad insetti o piccoli frutti che casualmente cadevano in acqua.
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