Chiamata di Primavera
Abbiamo sempre detto e pensato e ci abbiamo perfino creduto di essere i migliori, inattaccabili. Una sorta di comunione da prendere ad esempio per la capacità di vivere il mare in perfetta sintonia con le più elementari norme di convivenza civile, rispettosi dell’ambiente. Così è, purtroppo, solo in parte. Non voglio tessere le lodi alla federazione, alle associazioni sportive o similari, ma devo ringraziarle per l’opera di sensibilizzazione che da sempre anima il loro operato e che ha portato i “tesserati” a raccogliere, una volta finita la sessione di pesca, le scatolette di esca, eventuali vuoti di birra, coca cola e aliga in genere. Purtroppo, ciò nonostante, e senza andare lontano, le rive dello stagno di Santa Gilla, naturale sfogo alieutico dei cagliaritani, sono più simili a una discarica che a un complesso stagnale degno di rispetto. Vero è che non esistono raccoglitori di nessun genere, che da sempre è terra di nessuno, ma vetro e plastica costituiscono ormai un substrato che segue camminatoi e sponde. Insomma... unu muntronaxiu! Nasce quindi spontanea, in modo corale, la necessità di proporsi ancora una volta alla città, secondo lo spirito che anima le comunioni più attive. Nasce quindi spontanea, in modo corale, Sa die de s’aliga”! Una chiamata generale a tutti i volontari che hanno a cuore la pesca e lo stagno di Santa Gilla. Una chiamata di Primavera, sostenuta dalle associazioni, da tutti gli operatori commerciali del settore, da MP Event e da chi, pubblico o privato, volesse contribuire. Una chiamata per ricucire una ferita e rendere alla città una parte di essa ripulita, vivibile, civile.
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