Ce lo chiede l'Europa
Ce lo chiede l’Europa! Quante volte abbiamo sentito il ritornello? Quante volte, con questa magica motivazione, abbiamo chinato il capo per un’Europa più unita e giusta? Quante volte abbiamo acconsentito alle richieste, senza neanche verificare se dietro ci fosse davvero un’Europa? Beh, oggi siamo noi a recitare “Ce lo chiede l’Europa”. E lo facciamo a gran voce, all’unisono, per riscattare finalmente una dimensione adeguata, consona all’altezza della pesca ricreativa, al ruolo sociale, economico e sportivo che riveste e alle aspettative dei suoi sostenitori. Il Parlamento europeo ha infatti approvato con una netta maggioranza la relazione, datata 12 maggio 2017, della Commissione per la pesca presentata da Marco Affronte. Per quanto ci riguarda, i passaggi fondamentali sono due:
- considerando che la pesca ricreativa ha un valore socioeconomico in numerose regioni del Mediterraneo, oltre ad avere un impatto, sia diretto che indiretto, sull'occupazione;
- rileva che la pesca ricreativa genera elevati profitti economici per le comunità locali, attraverso attività come il turismo, e ha un impatto ambientale ridotto, ragion per cui va incoraggiata;
Naturalmente c’è dell’altro. Si chiede di verificare il fenomeno e di acquisire dati credibili, come del resto è sempre stato scritto nelle nostre istanze. Ma è certamente un passo in avanti anche se solo un cenno si è fatto circa la valenza sociale a mio avviso importante ancor più dell’aspetto economico. Insomma abbiamo comunque fatto gol. Adesso tocca a noi, ai titolari delle sempre più numerose sigle che ci rappresentano, insistere nella metà campo avversaria e doppiare il risultato per chiudere la partita con un bel gioco di squadra e magari segnando anche il terzo gol.
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