Carpe&Carne

Carpe&Carne

In estate il pesce risponde abbastanza bene alle nostre esche, è particolarmente attivo nella ricerca del cibo ed entra, volentieri in competizione alimentare. Quindi siamo tutti euforici  ed è inutile negarlo, il 99% di noi è sempre alla ricerca della preda più grossa. Per far si che ciò accada ci sono diversi accorgimenti da tenere in considerazione, ma il primo in assoluto è la scelta del tipo di esca. Esiste un’esca utilizzata tantissimo in Francia e Inghilterra che è utilizzabile ad ampio spettro sia con la roubaisienne, all’inglese e a feeder. La carne in scatola, è un’esca micidiale per i ciprinidi.

Come si presenta
La carne è confezionata all’interno di scatole di latta e necessita, prima dell’utilizzo, di essere tagliata in cubetti. Se vogliamo avere dei cubetti perfetti da 4, 6 e 8 millimetri dobbiamo ricorrere all’ausilio del meat cutter. Questo taglia carne ci permette di avere tanti cubetti di carne tutti della stessa dimensione. Per aumentarne il potere attrattivo viene aromatizzata di fabbrica, ad esempio alla fragola o halibut, ma nulla ci vieta di arricchirla con altri additivi, come quelli per il pellet.

Con la roubaisienne
Quando si pesca con la lunga canna francese in estate, utilizzando la carne come esca non possiamo andarci leggeri. Dobbiamo adeguare l’attrezzatura perché la taglia del pesce potrebbe essere veramente importante. Quindi canne da carpa, fili diretti non inferiori allo 0,20, elastici cavi dal 2,6 in su, ami robusti anche del 12 e mi raccomando galleggianti sempre con il filo passate all’interno. Lasciate perdere quelli con l’anellino passa filo perché al primo pesce di taglia sarà polverizzato immediatamente. L’azione di pesca si svolge quasi sempre a galla, pasturando con la fionda. Quindi la montatura sarà semplice, solo un pallino a metà tra amo e galleggiante. Per l’innesco, vista la dimensione degli ami, meglio uno o anche due cubetti da almeno otto millimetri.

All’inglese
Con la carne, all’inglese meglio pellet waggler. C’è la necessità di una pesca rapida a breve distanza. Si pastura con la fionda, come con la roubaisienne, per portare il pesce in frenesia. Canne belle nervose e attrez- zatura robusta; quindi fili almeno dello 0,20 o 22 in bobina, finali 0,18 o 20 e ami sempre robusti. Il pellet waggler da 6 o 8 grammi dato che l’azione di pesca si svolge tra i 20 e 25 metri. Utilizziamo la stessa dimensione dei cubetti sia per l’innesco (singolo) che per la pasturazione, perché i pesci, specialmente i più grossi, notano la differenza di suono a contatto con l’acqua. Ho trovato perfetti per questa tecnica i cubetti da sei millimetri.

Con il feeder
È possibile utilizzare la carne anche dai nostri appassionati di feeder: sia con i pasturatori a gabbietta (cage feeder) che utilizzando il method feeder. Purtroppo rischio di essere ripetitivo ma anche in questo caso la robustezza dell’attrezzatura sarà d’obbligo. Se utilizziamo la gabbietta saranno perfetti i cubetti da quattro millimetri da veicolare con uno sfarinato adeguatamente inumidito, perché con quelli più grandi ho notato una maggiore difficoltà nella fuoriuscita dal pasturatore. Con il method si riesce ad utilizzare anche quelli da sei e otto millimetri. Ovviamente l’innesco sarà voluminoso, con due ma anche più cubetti meglio se innescati sull’hair rig, il classico innesco da feeder. La montatura che meglio si comporta in entrambi i casi è scorrevole, running rig e “in line” con l’azione di pesca, al massimo a trenta metri.

Conclusioni
Ho provato questo tipo di esca nello stesso spot ma in giorni diversi con le 3 tecniche le catture sono state numerose e di buone dimensioni. Posso assicurarvi che vale davvero la pena provarle la carne come esca.