Carpe al Freddo
Spesso si tende a definire i mesi freddi dell'anno come i peggiori per la pesca nelle acque interne. Mancando poi, nell’isola, specie solitamente attive anche in questi mesi, il pescatore d’acqua dolce sardo vive il periodo da novembre a marzo come una sorta di “fermo biologico”, o se vogliamo un periodo di pausa forzata per cause di forza maggiore. I più eclettici ne approfittano per dedicarsi alla ricerca di qualche specie d’acqua salata, altri si dedicano ad altre attività ed altri ancora … vanno comunque a pesca! Si, perché non è assolutamente vero che i pesci di laghi e fiumi cadono in una sorta di stato letargico nei mesi invernali. Per chi non si fa spaventare dal freddo e dal cattivo tempo le occasioni per qualche bella cattura ci sono anche in questo periodo; persici reali e bass si possono catturare, con tecniche mirate e armati di buona pazienza. Le notti senza luna dopo qualche giornata di pioggia sono invece ideali per cercare la cattura di qualche bella anguilla. Oggi però parliamo di carpe.
Le carpe e il freddo
Chi pratica il carp fishing sa bene che questi ciprinidi sono attivi anche in inverno, ed una buona pasturazione, mirata e ben bilanciata può dare grosse soddisfazioni, e per grosse intendo anche nelle dimensioni delle catture! Per chi invece pratica la pesca al colpo spesso parlare di carpe in inverno appare come un tabù. Purtroppo la disinformazione ed il disinteresse sulle note biologiche delle prede porta una buona fetta di pescasportivi a sottovalutare occasioni interessanti. La carpa è considerata la preda estiva per antonomasia, un pesce attivo nei mesi più caldi che cade in uno stato semi letargico all’arrivo dei rigori metereologici invernali. Sbagliato. (continua sul giornale)
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