Carloforte Yacht Club
Ha ormai quarant’anni suonati e tanta storia da raccontare lo Yacht club Carloforte. Putroppo, dopo diverse stagioni di gloria sta attraversando un periodo di crisi dovuto a motivi logistici. Il circolo è nato nel 1967, ad opera di un gruppo di appassionati, quando si regatava sulla deriva olimpica 4.70, indossando maglioni e pantaloni lunghi e, d’estate, in tenuta da bagno. “ Non c’erano le cerate e i giubbotti griffati. Era l’epoca di Agostino Granara Bagadin (memorabili i duelli con Niccolò Olivari) e Aldo Sifredi, che arrivava dalla Liguria - ricorda Salvatore Pomata, segretario e velista del Carloforte yacht club - Avevano “importato” la tecnica delle moderne classi olimpiche fino ad allora pressoché sconosciute in Sardegna e tanto più a Carloforte”.
E proprio negli anni Sessanta infatti che nell’Isola di San Pietro fanno la prima comparsa i doppi, i 4.70 e Flyng junior. Il circolo tabarchino poteva contare allora della collaborazione dell’istituto nautico, che impegnò per due decenni ingenti risorse nell’attività velica, dotandosi di barche allora all’avanguardia, anche se in compensato, come i Fj Galletti con cui i giovani Adolfo Simonetti, Salvatore Aste, Luigi Simeone, facevano incetta di titoli nei vari campionati zonali e nelle regate isolane confrontandosi quasi esclusivamente con velisti cagliaritani, algheresi e maddalenini.
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