Capo Ferrato Sud
La scelta del fatidico “luogo di pesca ideale” è uno dei dilemmi che più comunemente affligge ogni pescatore; sono infatti ormai risaputi alcuni tra i fattori che maggiormente possono influenzare l’esito della nostra battuta di pesca: l'orario, le corrette interpretazioni meteo, gli influssi delle maree nonché il caso stesso. Tuttavia le variabili in tale contesto sono così numerose che spesso, anche con i migliori presupposti e con tutta la buona volontà di cui si dispone, non è assolutamente difficile collezionare un altro “cappotto”. E’ capitato sovente a tutti, credo, di immergersi assolutamente fiduciosi all’alba, tra l’altro per primi, in un mare rinomato per la ricchezza di pesce e con ottime condizioni, come una leggera risacca o con acqua un po’ torbida magari per il moto ondoso dei giorni precedenti, e di assistere invece ad una totale e desolante carenza di prede che quasi indispone alla futura uscita... Queste esperienze negative sono sempre possibili ed anzi, a mio avviso, ormai sempre più probabili, per via di tutta una serie di motivi quali la generale carenza degli stock ittici frutto di una pesca indiscriminata e poco controllata, e probabilmente per il crescente numero di pescatori che con ogni tecnica contribuiscono al costante prelievo da quella fonte, tutt’altro che inesauribile, il mare. Eppure anche queste stesse esperienze devono essere considerate con quella giusta criticità che ci permetta di migliorare l’approccio alla futura uscita e magari aumentare le possibilità di un buon carniere (continua sul giornale).
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