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Mondo Nautica - agosto 2013
PREVENIRE E' MEGLIO DI CURARE
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Porto Giunco, la famosissima spiaggia di Villasimius, ha fatto da teatro alla Giornata per la Sicurezza in mare, promossa dall’attivissima Lega navale italiana del porto vecchio, in collaborazione con la Capitaneria di porto di Cagliari, l’Area marina protetta di Capo Carbonara e Calemar
Questa è la massima che le istituzioni perseguono con devota insistenza e rinnovato sucgimento del pubblico, già presente in quell’assolato 13 luglio, nella spiaggia del Giunco, per la prima volta in Sardegna e forse non solo, si è sviluppato un programma che, partendo in spiaggia, con la presentazione delle normali dotazioni di sicurezza di un certo tipo di imbarcazione, è proseguito con la simulazione in acqua di un incidente tra due barche con successivi incendio, “may day” e soccorso da parte delle unità della Guardia costiera.
Il tema che nonostante l’importanza non riesce a far breccia tra gli appassionati diportisti, fa parte dei corsi per la patente nautica, ma di fatto, dopo quell’occasione difficilmente ci si ritorna e quelle basilari quanto importanti nozioni si dimenticano. Un po’ è quello che succede in aereo, quando gli assistenti volo illustrano le dotazioni di sicurezza e il corretto modo di utilizzo e comportamento in caso di necessità. Si sta attenti una volta, poi diventa più facile concentrarsi su quel che una castigata gonna lascia scoperto, piuttosto che sul come gonfiare il giubbotto salvagente. Ma, leggerezze a parte, in mare è molto più frequente dover ricorrere ad esempio alla zattera autogonfiabile, ai razzi di segnalamento, al kit di sopravvivenza. Ed è appunto la relativamente alta incidenza di sinistri che consiglia il ripetersi di iniziative come quest’ultima Giornata della sicurezza di Villasimius. Inoltre, vista la sempre più diffusa attività diportistica in mare e la conseguente necessità di garantire il massimo della sicurezza, le dotazioni seguono una legislazione che impone aggiornamenti, anche tecnologici, evidentemente esclusi dal corso di studi che si è frequentato all’epoca della patente.
Cronaca
Il ritrovo dell’organizazione è al porto, alle 9,00 ma è alle 10,00 che Roberto Masili della Capitaneria di Cagliari, alla presenza del Capo sezione Giuseppe Famà, guida l’esposizione di Enrico Guadagnolo, tecnico della Calemar, società specializzata nel ripristino di autogonfiabili. Questi sollecitato da un pubblico sempre più numeroso, mostra come attivare la zattera e il corretto utilizzo dei vari componenti in dotazione al piccolo mezzo di soccorso. Ad esempio come impugnare un razzo escludendo la possibiltià di farsi male.
Ma è in mare che si consuma il film emozionante. Da una parte, come mostrano le immagini, troviamo una riva con un pubblico incuriosito e attento, dall’altra, in acqua, due barche affiancate nelle quali si consuma una finta collisione con tanto di rumoroso crash e fuoco a poppa. L’esercitazione prevede l’evacuazione dei natanti e il successivo recupero dei naufraghi da parte dei mezzi della Guardia costiera. Il tutto, naturalmente, minuziosamente amplificato agli astanti, dai tecnici della Capitaneria. Più o meno un’ora, diversa e interessante, necessaria infine, terminata con l’arrivo della motovedetta CP 577 comandata da Antonio Amoruso che prima spegne l’incendio a bordo dei mezzi collisi e poi recupera gli equipaggi temporaneamente a bordo del gommone di pronto intervento, per condurli definitivamente in salvo. Un’ora diversa, formativa, interessante anche dal punto di vista organizzativo visto che per il pubblico discernere finzione da realtà, non è stato poi così immediato. Di certo ha funzionato alla perfezione il coordinamento ma la parte di ogni attore non ha avuto sbavature. In un quadro generale dove la nautica da diporto ha subito ribaltamenti di fronte, purtroppo anche importanti, segnaliamo il ripetersi si iniziative simili da parte dei diversi corpi di vigilanza ma anche della Regione Sardegna stessa, che proprio pochi giorni fa e per il secondo anno consecutivo ha attivato l’iniziativa “Sicuri al mare/Sicuri in barca in Sardegna, con la pubblicazione e la distribuzione nelle spiagge, di 150000 opuscoli recanti utili consigli per tutti gli utenti del mare. Ma, per tornare a Villasimius e chiudere in bellezza, la locale Lega navale, ha voluto, come si fa in famiglia, tutti seduti intorno al desco di mezzodì. Soltanto nel calore domestico divise e ruoli professionali hanno assunto un atteggiamento più rilassato, sebbene il tema di comunione sia rimasto per tutti la sicurezza in mare.
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