Bolognese che Passione
La pesca con la bolognese è la tecnica italiana per antonomasia, una tecnica che possiamo definire “per tutti” che ha tra le sue armi la semplicità sia a livello di azione che di attrezzature impiegate. Infatti per una sessione di pesca con la bolognese in porto è sufficiente avere con se oltre la canna, un seggiolino, alcuni accessori quali galleggianti, ami, piombini (tutta roba che si può tranquillamente riporre in un comodo gilet multitasche), le esche ed un guadino.
Le canne
Le canne così dette bolognesi, sono nate molti anni or sono proprio nel nostro paese e il loro utilizzo corretto era nella pesca a passata. Questa tecnica, vuoi perché nei nostri fiumi c'erano e ci sono le condizioni perfette per applicarla, vuoi perché era una tecnica di facile apprendimento, fu la più usata sia per le pesche dilettantistiche che per quelle agonistiche fino a tutti gli anni '70, quando inevitabilmente sopraggiunsero la roubasienne e l'inglese che la fecero da padrone fino ai giorni nostri. Nei porti le misure delle canne bolognesi più usate sono le 6, 7 e 8 metri, lunghezze che permettono di affrontare un po' tutte le situazioni. Inutile dire che se si decide di utilizzare una canna da 8 metri e si ha intenzione di pescarci per alcune ore, la scelta deve ricadere per forza su attrezzi di buona fattura, non per forza top di gamma ma almeno seconde fasce, perché pescare per ore con un bastone da 8 metri eccessivamente pesante vuol dire avere sicuramente un gran mal di schiena il giorno dopo.
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