Bigattini in Blocco
Oramai tutti conosciamo l’efficacia del bigattino. È un’esca praticamente universale che consente di catturare tutte le specie tipiche della canna da riva. Oltre che nell’innesco, il bigattino rende ottimamente anche come pastura poiché l’esperienza dei grandi campioni stranieri e italiani ci ha mostrato come in tutte le occasioni la pasturazione con la larva di mosca sia fondamentale. Il lancio di bigattini fa sì che le prede siano più numerose, concentrate dove vogliamo noi e anche più grandi. Tuttavia non vi è un solo modo di condurre la pasturazione e oltre tutto saper pasturare non è facile e spesso si rivela un’arma a doppio taglio. Troppe volte si vedono pescatori lanciare etti e etti di larve in acqua senza alcun metodo, ma solo con la convinzione che più se ne buttano e più si pesca. Invece le prede che vengono fuori sono magari un decimo di quelle che realmente stanno banchettando sotto l’acqua. La pasturazione troppo abbondante sazia le prede causando mangiate molto svogliate e, oltretutto, le porta via sia a chi esagera e sia a chi gli sta vicino. Ma una pasturazione magari eccessivamente abbondante può risentire in maniera spiccata anche della profondità dell’acqua e dell’intensità della corrente. Infatti, volendo insidiare le nostre prede in vicinanza del fondo, come possiamo fare per far sì che le larve raggiungano il punto prestabilito senza venir disperse? Incolliamo i bigattini (continua sul giornale).
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