Big Pike in Sardegna
I lettori più assidui di Mondo Pesca ormai sanno che difficilmente in queste pagine do spazio a racconti personali legati ad una singola pescata, solitamente utilizzo le esperienze personali sul campo come spunto su un discorso legato a tecniche o consigli pratici. Stavolta però farò un’eccezione.
Genesi di un sogno alieutico
Quando ho iniziato ad usare una canna da pesca con un minimo di cognizione di causa ero il terrore dei persici reali e delle tinche del “mio” fiume a Torpè, prede che puntualmente non mancavano di regalarmi emozioni e far crescere la mia passione per la pesca. La mia curiosità però spaziava continuamente alla ricerca di novità: nuove tecniche, nuove attrezzature, nuovi spot e nuovi pesci. Ricordo il preciso momento in cui mi “innamorai”di un pescione incredibile, dalla livrea stupenda fatta di marmorizzazioni verdi tono su tono, dal muso schiacciato a mò di becco e dalla bocca enorme e piena di denti degni del miglior predatore: il luccio. Avevo all’incirca 7-8 anni e sfogliavo una rivista (sfruttando l’abbonamento di mio zio), dopo i soliti pezzi sulla pesca al colpo ecco un bellissimo articolo sulla pesca del luccio (continua sul giornale).
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