Big Blu 2012
La formula tematica pare vincente e così, anche questa edizione di fine febbraio conta numeri davvero incoraggianti. Vedi i quasi 120 mila visitatori, i 10 padiglioni impegnati, le 690 imbarcazioni esposte, le 537 aziende presenti e i circa 600 giornalisti accreditati. “Big Blu si conferma punto di riferimento non solo per il mondo della nautica ma anche per l’indotto che vive il mare come risorsa o come passione” ha commentato Mauro Mannocchi, presidente della Fiera di Roma. “Il successo dimostra la validità della formula espositiva che ha permesso a molte aziende di partecipare e di mettersi in evidenza senza però gravare troppo sui budget, tenendo in considerazione il delicato momento che la nautica sta attraversando. Siamo convinti che l’edizione del 2013 potrà rappresentare un momento di crescita a supporto di quello che confidiamo possa essere un anno importante per l’auspicata ripresa dell’intero comparto.”
Da parte nostra, pur condividendo le conclusioni di Mannocchi, l’impressione è meno entusiasmante, ma registriamo comunque alcune note positive. Una, evidente, arriva dal World fishing, dove compaiono per la prima volta Colmic e Trabucco, due aziende leader che pesano nel mercato nazionale ed europeo e che potrebbero avere un importante significato nelle prossime edizioni di questa mostra capitolina. Per quanto riguarda la nautica invece, apparentemente un po’ sottotono almeno a livello scenografico, Big Blu, rappresenta un’insostituibile vetrina, soprattutto per alcuni settori di nicchia e per nulla di secondo piano. Il riferimento agli sportfisherman è scontato. In particolare Alcustom di Andrea Lia, il cantiere italiano attualmente più dinamico e aggressivo, in testa al settore, scommette con convinzione in questa location, ancor oggi insuperabile vetrina per gli scafi da pesca al di sotto dei 30 piedi.
L’altra faccia della medaglia, purtroppo più generale e quindi numericamente significativa, è la difficolta alla spesa. L’interesse intorno alla nautica non scema ma il coraggio di impegnarsi nell’acquisto di una barca è evidentemente cosa da incentivare. E purtroppo i positivi sviluppi legislativi sulla nautica, leggasi per tutte “tassa di possesso”, devono essere ancora ufficializzati e soprattutto assimilati. ll resto è movimento, convegni, riunioni, dibattiti, tutte attivitità di supporto che al Big Blu riescono piuttosto bene e che rappresentano una fetta importante del successo di questo appuntamento. Come tutti gli eventi importanti però, è logico aspettarsi qualcosa di più e siamo convinti, per questo dobbiamo ancora aspettare: sicuramente il 2013. .
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