Barca o Gommone?
La sicurezza in mare è un argomento che lascia poco spazio alle interpretazioni. Chi naviga, quindi, deve mettere in atto tutte le azioni per cui, sulla carta, l’incolumità dei mezzi e soprattutto delle persone, è fatta salva. Il rimessaggio invernale è l’occasione buona per mettere a punto lo scafo, le strutture dell’opera viva e quelle di coperta, mentre il motore e le parti meccaniche vanno rinfrescate poco prima di riprendere il mare. Per tanto, affidarsi a un professionista è certamente consigliabile, al contrario del fai da te. Una volta sistemata la barca, è il comportamento del comandante e dell’equipaggio, a pregiudicare o meno la sicurezza. Quindi dipende quasi esclusivamente da noi, l’esposizione a problemi, che vanno dalla poca quantità di carburante imbarcata, alla guida pericolosa che può mettere a rischio l’efficienza del mezzo e l’integrità dei trasportati, alla dimenticata consultazione del bollettino meteo, al mancato o superficiale controllo delle dotazioni di bordo e chi più ne ha più ne metta. Detto questo, prima di inoltrarci sul nocciolo della questione, vediamo alcuni aspetti di carattere generale. Ad esempio, il natante vive in porto oppure è destinato a frequenti spostamenti via terra? In quest’ultimo caso è chiaro che un mezzo ingombrante, di qualunque tipo, si riveli abbastanza impegnativo, tanto da suggerire all’utente di preferire, barca o gommone, di dimensioni compatibili con gli spostamenti, di solito entro i 6 metri, anche per evitare i paletti imposti dal codice stradale, come la larghezza massima trasportabile, i pesi complessivi in movimento, per finire col tipo di patente adatto. I sei metri sono anche un limite pratico al numero dei pescatori, quattro. E, anche nelle migliori condizioni di pesca, quindi bonaccia e deriva zero, il numero non cresce in proporzione alla lunghezza del mezzo. Infatti, per pescare a bolentino in tranquillità, limitando al massimo il rischio di incrociare le lenze, visto che, comunque, mai, il piombo scende perfettamente in perpendicolare, bisogna considerare che di norma ognuno ha i suoi equilibri. Per cui, peso della zavorra, diametro del filo, tipo e volume delle esche, sono diversi l’uno dall’altro, e diversamente interagiscono con gli elementi (scarroccio e deriva), anche nelle migliori condizioni di pesca. Quindi, se, forzando la mano, in un sei metri, si riesce, logicamente e con coordinazione, a calare 4 lenze, non è detto che in un 10 metri si riesca a pescare in sei o sette. Infatti, a meno di un’organizzazione di tipo “militare”, in questo secondo caso, per via degli aumentati spazi e la difficoltà di comunicazione, dovuta anche alla presenza di strutture in coperta, sei o sette pescatori non possono coordinarsi al punto da evitare i dannati contatti subacquei tra le lenze. Ma veniamo al dunque. Per la pesca a bolentino è meglio la barca o il gommone?
Barca
Diciamo che la barca offre maggiori spazi rispetto al battello pneumatico, almeno il 20% in più, soprattutto al baglio, un po’ meno nella lunghezza fra le perpendicolari. E con tutto il bagaglio che ci portiamo appresso, soprattutto nelle uscite invernali, non è un particolare trascurabile. Inoltre, il natante in vetroresina, offre murate alte su cui appoggiarsi e mantenere l’equilibrio, ma soprattutto sono resistenti agli ami e inoltre possono ospitare una gran quantità di portacanne e altri accessori. È anche vero che le comode e alte murate in caso di vento fanno vela incrementando sensibilmente lo scarroccio e in ogni caso lo sbandamento in funzione dei pesi.
Gommone
È opinione comune che il gommone sia il mezzo più sicuro. In effetti i tubolari sono divisi in scomparti, 4, 5 e anche 6, che assicurano un volume galleggiante sufficiente anche in caso di impatto: sono a tutti gli effetti inaffondabili. Non che lo stesso risultato sia precluso alla barca, semplicemente è molto più costoso. Il gommone ha un baricentro più basso rispetto alla barca e una stabilità aumentata con sbandamento minimo, sia fermo che in navigazione. I tubolari, addolciscono le ruvidità della navigazione, soprattutto col mare mosso, e impediscono che la prua si ingavoni pericolosamente. Inoltre il peso battello pneumatico è inferiore a quello della bar-ca, determinando una maggior governabilità del mezzo a parità di motorizzazione. Il numero di persone trasportabili viene calcolato principalmente sullo sbandamento, per questa ragione il gommone a parità di lunghezza, può imbarcare più persone. Quando si pesca a bolentino, fermi, ancorati al fondo, oppure immobili con lo spot lock inserito nel motorino di prua, e il piano di calpestio non si inclina per un cambio di bordo del compagno di pesca, oppure quando tutti gli occupanti si spostano su un lato per imbarcare un grosso pesce e il piano di cui prima è ancora lì, perfettamente orizzontale, allora capisci che il gommone per la pesca a bolentino non ha rivali. E forse questa, è la ragione principale che lo fa preferire al motoscafo in vetroresina.
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