Ball Maker
Con l'abbassarsi delle temperature e la quasi totale assenza di mangiate, diventiamo tutti un po' più riflessivi e dediti alla ricerca della perfezione durante le nostre battute di pesca. Perfezione che mettiamo nella preparazione delle montature, dei finali, nella scelta delle esche e nel modo in cui andremo a metterle sull'amo, nel lancio che dovrà essere sempre nello stesso punto e infine, ma non certo per importanza, nella scelta e bagnatura della pastura. L'operazione che segue alla bagnatura, come ben sappiamo, è la preparazione delle palle di pastura che fino ad oggi ho sempre fatto e visto fare a mano. Esiste però in commercio un accessorio detto Ball maker che ne permette il confezionamento in maniera rapida e precisa e ci agevola non poco in termini di precisione durante le fasi di pasturazione. Il ball maker e costruito in plastica dura ed è diviso in due parti cilindriche, progettate per far scorrere l’una all’interno dell’altra. Il suo impiego è estremamente semplice. È sufficiente riempire a raso il cilindro più alto, inserire il cilindro più basso al suo interno, andando a pressare in fondo fino alla battuta e poi con una pressione sul tappo alto si va ad estrarre il cilindro basso con all'interno la pallina di pastura che con un'altra pressione, stavolta sulla parte bassa, sarà libera e pronta per essere utilizzata (più difficile da scrivere che da fare). Il modello da me utilizzato è disponibile in due misure differenti: da 40 e da 60 millimetri. Il fatto di avere palle di pastura tutte delle stesso diametro, compattezza e peso, è sicuramente un vantaggio da tenere in considerazione, specialmente se peschiamo all'inglese e ancor più a lunghe distanze. Ma anche con la roubasienne e il feeder ho visto la possibilità di trarne dei vantaggi. Nel test ho pescato all'inglese e a feeder quindi analizziamo prima questi due punti.
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