Balestra, questo Sconosciuto
Oscuro, misterioso, a tal punto da diventare un incompreso… Sul pesce balestra che nuota nelle acque di tutto il Mediterraneo, se ne sono dette di tutti i colori! Appunti, storie e addirittura leggende, probabilmente dettate dal fatto che il balestra non è certo un pesce comune per le aste dei nostri fucili. Ma l’incontro con questo pesce dalle forme strane non è poi così raro, e allora conosciamolo meglio attraverso la sua storia, la sua morfologia e le sue abitudini.
Tropicale a chi?
Il luogo comune ha sempre etichettato il pesce balestra come specie esotica, lessepsiana (specie arrivata nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez), un pesce migrato nelle nostre acque a causa della tropicalizzazione del Mediterraneo. Ma la realtà è ben diversa: è vero che alla famiglia dei Balistidi appartengono specie tropicali, ma bisogna chiarire che la specie Balistes caprisus (Gmelin, 1789) è tipica dell’Atlantico e del Mediterraneo e, nel nostro mare, la sua presenza è documentata fin da epoche lontane. Quindi, il “nostro” balestra non è un pesce tropicale, ne tantomeno esotico, e lo si può verificare dalla lista del Ciesm, l’organizzazione internazionale che monitora la presenza di specie esotiche nel Mar Mediterraneo. Inoltre, non è da considerare nemmeno una specie lessepsiana, poiché il Balistes capriscus non è presente nel Mar Rosso. Altre prove della sua storia le possiamo trovare a Venezia nel Museo di Storia Naturale, dove sono conservati esemplari catturati fin dal 1895, e pubblicazioni scientifiche che risalgono alla stessa epoca.
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