Auguri Particolari
A piccoli passi anche questo 2013 volge al termine. Un anno particolarissimo, unico e speriamo irripetibile, dove le vicende economiche, politiche e ambientali, hanno tenuto la scena, anche davanti ai 22 irresistibili fenomeni con calzettoni e parastinchi che, sette giorni su sette, corrono a sfinimento su un prato. Gli stessi che in questi ultimi decenni hanno prodotto una sorta di monocultura coatta a cui il popolo è costretto, pur senza opporre resistenza, ad assoggettarsi.
L’economia è scaduta a livelli sconosciuti, almeno per quelli della mia classe, e va a braccetto con la politica, altro scempio dei nostri giorni, orfana, come si è acclarato, di una classe dirigente davvero capace e soprattutto irreprensibile. Purtroppo, a scollare i telespettatori dai canali sportivi della tv, oltre le vicende economiche e politiche è intervenuta, in Sardegna come in altre parti d’Italia, la catastrofe dell’alluvione. Un evento tragico che ha messo a nudo le debolezze del nostro fare quotidiano e che nell’isola lascia delusione, amarezza, insicurezza e lutti.
Il Natale è alle porte ma è la prima volta che sentiamo un certo distacco, non tanto per disaffezione verso ciò che rappresenta, quanto per lo spazio che occupano, tutti insieme, i problemi di questa fine d’anno. Gli auguri che vi facciamo sono quindi particolari, allargati e sentiti. Auguri che solo per caso prendono il posto dei tradizionali natalizi (o si aggiungono), e che vogliono significare una maggior vicinanza alle azioni giornaliere, a tutto ciò che rappresenta un’abitudine, alle idee, ai pensieri. Forse non si tratta di auguri, più semplicemente un abbraccio, calore umano, partecipazione. Ecco, vogliamo che questo messaggio sia davvero speciale, che arrivi al cuore e sia di conforto per chi più di noi e a diverso titolo, in questo momento, soffre.
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