Aspettando In Coppia
Qello della “pesca in compagnia” è effettivamente, ancora oggi, un argomento parecchio controverso e più volte oggetto di discussione. C’è chi sostiene che il compagno sia l'unica vera garanzia di sicurezza in mare, e chi al contrario ritiene che questi rappresenti, più che altro, un ostacolo per la buona riuscita dell'uscita. L’argomento è molto vasto e c'è infatti parecchio da dire a riguardo, dal momento che, effettivamente, c'è un poco di verità in ciascuna di queste due affermazioni, e prendere una posizione in questo contesto deve necessariamente tener quindi conto di tutta una serie di considerazioni.
Uno sport individuale
La pesca in apnea, in linea di massima, nasce perlopiù come sport individuale, e specialmente alcune tecniche, prima fra tutte l'agguato, necessitano di quella totale libertà nei movimenti, nonché ovviamente del massimo silenzio, che probabilmente non si riescono ad avere se ci si immerge con un compagno che ci “scorta” da vicino. Immaginiamo la scena in cui, all'alba per esempio, ci si trovi in poca acqua (alcuni metri appena), ad insidiare qualche orata che, con le prime luci del giorno, si nutre vicino alla riva; certo che agire indisturbati, procedendo sul fondo fra le rocce pronti a cambiare in qualsiasi istante il nostro percorso e a scoccare il tiro su un pesce che ancora non è stato allertato, pare davvero una scena quasi impossibile da avere se, dietro o ancor peggio sopra di noi, si trova il nostro compagno che ci segue a vista.
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