Ammiccare...

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Non tantissimo tempo fa abbiamo salutato la vecchia e longeva gestione Fipsas in Sardegna. Oggi invece diamo il benvenuto, al nuovo, ad una classe dirigente, ufficializzata centralmente il 21 ottobre e il 7 in sede provinciale. A prescindere dalle personali simpatie non sappiamo ancora cosa succederà, ma è curioso il parallelo con la vita civile, quella che coinvolge i pescatori come i ballerini, gli insegnanti e le altre mille interpretazioni di questo nostro mondo. Noi da una parte e dall’altra le diverse categorie. Tutti però, con uno stesso obiettivo... cambiare. Non so se anche nel nostro caso sia ricerca di trasparenza, morale e rettitudine, sta di fatto che l’avvento di una nuova leadership, dal mio punto di vista e anche per tanti altri, è un fatto molto positivo. 30 anni in meno sulla gobba lasciano più spazio a sentimenti, ragione, entusiasmo e tanto, alla faccia della mia avanzata maturità, è una reale garanzia di crescita e sviluppo. Superfluo fare nomi anche se, oggi, Roberto Costa, nel bene e nel male, rappresenta questo cambiamento. Sarà lui, prima degli altri, ad essere giudicato in casa Fipsas e se fosse bravo e fortunato anche fuori. E’ auspicabile infatti, vedere un’organizzazione forte e presente come la Fipsas, farsi carico con impegno e lungimiranza, delle sorti non solo degli agonisti e dei suoi tesserati, ma di tutto il mondo della pesca ricreativa e amatoriale. Sarà una considerazione banale, ma i numeri e comunque il successo, il gradimento, secondo il sottoscritto, possono crescere solo attingendo risorse dall’esterno. Abbattere i conflitti e attirare con politiche ammiccanti la marea di appassionati a cui ancora sfugge il “logo” Fipsas, può essere una via, una sfida che auguriamo alla nuova gestione federale in Sardegna, di intraprendere e naturalmente vincere per la soddisfazione di tutti.