Alghe Amiche
Sappiamo bene, perché lo abbiamo imparato a nostre spese, che il surfcasting è una disciplina da gente dura, che se vogliamo avere delle soddisfazione da questa tecnica di pesca, dobbiamo essere pronti al sacrificio. Ma se d’altronde, siamo ancora disposti ad affrontare mare e vento, freddo e pioggia, se rinunciamo volentieri al tepore delle coperte o del caminetto per andarcene a cercare i pesci sotto le stelle e molto spesso sotto nuvole minacciose, non è perché ce l’ha ordinato il medico! Ma allora perché? Ognuno di noi ha la sua risposta, o le sue risposte, ma alla fine le possiamo riassumere in un semplice e inspiegabile: ”Perchè sì!”. Abbiamo detto che andare a surf è sempre duro e infatti ci troviamo quasi sempre a fare i conti con le difficoltà. Mare piatto o forza 7, pesce abbondante o prede sporadiche, giorno o notte, c’è sempre da lavorare. Il surfcastman non teme niente o quasi… C’è una cosa che ha il potere di scoraggiarci, più del vento o della latitanza di mormore, orate e affini: le alghe. Generalmente tendiamo a scartare una spiaggia invasa dalle alghe, ma a volte non se ne può fare a meno e allora dobbiamo prendere il toro per le corna, cioè fare di necessità virtù. E attenzione perché molto più spesso di quanto possiamo pensare, le alghe possono essere sinonimo di bei carnieri. Come succede di solito nella pesca, neanche questa è una verità assoluta, ma neppure il contrario (continua sul giornale).
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