Agguati di Primavera
Finalmente il bel tempo, seppur lentamente, sta soppiantando la brutta stagione, nonostante i repentini cambi del meteo che tuttavia caratterizzano da sempre questi mesi primaverili. Di certo tale cambiamento si può meglio osservare sott’acqua, dove gli incontri con qualche bella preda cominciano a farsi più frequenti, segno inequivocabile che qualcosa, almeno sotto la superficie, sta cambiando. Il fattore che maggiormente influenza la presenza di pesce è la temperatura dell’acqua, il cui innalzamento è direttamente proporzionale all’attività di questi animali che, nel periodo più freddo, rallentano il loro metabolismo sino ad arrivare (a seconda della specie) a non nutrirsi anche per diversi giorni. E se il freddo è notoriamente il dominio di pesci come la spigola, ora, nonostante la temperatura dell’acqua sia ancora piuttosto bassa (tra i 12° e 15°) in certi punti- cominciano a farsi avanti altri pinnuti tra i quali i primi branchi di giovani orate e saraghi, tanute spesso grosse che risalgono da fondali più profondi (dove le condizioni sono decisamente più stabili), ed insieme con loro anche i grossi predatori come i dentici, spesso di mole, che si portano nel bassofondo in cerca delle salpe sempre presenti, giovani ricciole che sostano in prossimità dei sommi o delle coste che sprofondano ripidamente nel blu, o ancora qualche rara cernia che comincia anch’essa a cercare il nutrimento a quote più accessibili per gli apneisti.
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